La Teoria dell'Attaccamento
Un modello per le relazioni
Secondo le parole dell'autore della teoria, John Bowlby
(psicologo e psicoanalista), l'attaccamento e' una connessione
psicologica duratura tra gli esseri umani, un rapporto
profondo che lega tra loro gli individui.
L’attaccamento, infatti, può essere definito come la
propensione innata a ricercare la vicinanza protettiva di un
membro della propria specie quando si è vulnerabili ai
pericoli. La relazione di attaccamento, che si costituisce tra
il sesto ed il dodicesimo mese con il caregiver principale
(cioè chi si occupa principalmente del bambino), soddisfa
dunque i bisogni primari di protezione, conforto e contatto.
I bambini appena nati sono esseri del tutto dipendenti, sia
fisicamente che psicologicamente e le cure che vengono loro
prestate e le risposte affettive che vengono loro date
dall’esterno costituiscono la base di ciò che il bambino
penserà di se stesso come essere amabile e apprezzabile, e che
si tramuterà nel tempo in amore per se stesso. Questo legame
speciale diventa, dunque, una base importante della vita
psicologica e sociale del bambino e del futuro adulto. È
infatti su questa esperienza che l’individuo plasma i propri
Modelli Operativi Interni, quell’insieme di schemi di
rappresentazione interna su cui si basano le nostre modalità
relazionali e aspettative relative alle risposte di
comportamento altrui.
L'applicazione della Teoria dell’Attaccamento in terapia
mediante differenti metodiche sperimentali permette di fare un
approfondimento sul funzionamento individuale di un individuo
(bambino, adolescente, adulto), dal punto di vista delle
modalità relazionali adottate nei diversi contesti di vita.